Comunicazione Nonviolenta: 3 giorni per imparare con il progetto Educ-Action Pubblicato il: 04/03/2024

Tenuto dalla formatrice Angela Attianese, il corso è servito come bussola per riflettere sui bisogni e le necessità che possono emergere in una realtà in cui la multiculturalità pone nuove sfide all'insegnamento e all'istituzione scolastica.

 
Ci vuole tempo, fiducia, empatia e ascolto.
 
E' questa la grande lezione che il corso di Comunicazione Nonviolenta, organizzato dall'Associazione Focolare Maria Regina E.T.S. all'interno del progetto EDUC-ACTION, ha lasciato agli insegnanti dell'Istitituto comprensivo Pescara 1 gli scorsi 26, 27 e 28 febbraio.
 
Tenuto dalla formatrice Angela Attianese, il corso è servito come bussola per riflettere sui bisogni e le necessità che possono emergere in una realtà in cui la multiculturalità pone nuove sfide all'insegnamento e all'istituzione scolastica.
 
Attraverso un viaggio nella teoria della Comunicazione Nonviolenta secondo Marshall Rosenberg si è riusciti a porre le basi per comprendere come attraversare i conflitti interni ai gruppi classe misti, proprio là dove le culture, ma anche le nature dei diversi protagonisti, si confrontano e si relazionano all'interno del contesto classe.
 
Abbiamo voluto approfondire con la docente del corso alcune tematiche chiave emerse durante la tre giorni di formazione.
 
Ha voglia di riassumerci questi tre giorni di lavoro?
Certo! Per prima cosa, vorrei dire che sono andati bene, nonostante il fatto per cui, alla chiusura del percorso, ci siamo lasciati con un "E' stato faticoso". Ed effettivamente, mi piace sin da subito dire che davvero per tutti gli insegnanti non è stata una passeggiata. Seguire il corso è stato un po' come immergersi in un tour de force. Hanno sempre lavorato e, per
esserci, hanno scelto di togliere tempo e risorse alla loro vita quotidiana. Al contempo è stato bello vederli dediti e impegnati in un percorso come questo, così come ha nutrito molto la mia fiducia riconoscere in loro già molte basi teoriche di Comunicazione Nonviolenta. Forse, ciò che è mancato un po' è stato tempo per la pratica, ma il corso non si è concluso lo scorso 28 febbraio, proseguirà con lezioni online dove conto di
condividere più stimoli in questa direzione.
 
Nel particolare, su cosa vi siete maggiormente soffermati a riflettere e imparare?
L'Istituto ha un'urgenza ben precisa: accoglie più etnie e, tra queste, bambini che, pur essendo in obbligo scolastico, faticano ad adattarsi all'istituzione scuola. Di fatto, anche per cultura e tradizioni famigliari, non hanno molto spazio per esercitare la libertà di scegliere e da questo loro preciso bisogno nascono parte dei conflitti all'interno dei gruppi classe e con gli insegnanti. Abbiamo lavorato molto quindi sulla necessità di
empatia e accoglienza, così come sull'urgenza della risoluzione dei conflitti focalizzando l'attenzione sul tema dei bisogni. In un contesto simile è necessario davvero molto tempo, ogni
tentativo di accelerare può solo creare attriti più forti, esattamente come l'utilizzo della comunicazione per far fare agli altri ciò che noi vogliamo che venga fatto.
 
Da dove partire, dunque?
Dalla fiducia innanzitutto: quando viene meno il bisogno di scegliere, lavorare per instaurare un clima di fiducia è sicuramente la base più solida per raggiungere obiettivi a lungo
termine. E' un po' come costruire una casa, un nido. La fiducia è il primo mattone poi, a seguire, è necessario concentrare l'attenzione su dinamiche che escono dallo schema della classica lezione. Già autorizzando il "no" apriamo un dialogo, allentiamo le tensioni, restituiamo un po' di potere alla persona che lo ha perso. Per ultimo credo che sia necessario impegnarsi a costruire insieme ai più giovani un nuovo cammino, senza ovviamente perdere di vista il contesto in cui gli insegnanti lavorano e il loro ruolo. Sono al contempo certa che, spostando un po' la prospettiva, ci siano sicuramente contributi interessanti che
questi giovani alunni possono portare nella scuola. Ascoltandoli e includendoli nelle dinamiche scolastiche possono diventare una chiave importante per la loro integrazione in classe.

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Data inizio: 07/03/2024
Data Fine: 11/04/2024
Iscrizione entro: 06/03/2024

 

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