20 anni di Centro Studi Sociali, portavoce e testimone di Don Silvio De Annuntiis Pubblicato il: 28/11/2022

Lo scorso 20 novembre il Centro Studi Sociali per l'Infanzia e l'Adolescenza dell’Associazione Focolare Maria Regina di Scerne di Pineto ha celebrato il Ventennale della sua nascita.

Lo scorso 20 novembre il Centro Studi Sociali per l'Infanzia e l'Adolescenza dell’Associazione Focolare Maria Regina di Scerne di Pineto ha celebrato il Ventennale della sua nascita. Era il lontano 5 ottobre 2002 quando fu posta la prima pietra dell’edificio, una struttura per la ricerca, la formazione e la progettazione sociale, voluta dall’Associazione Focolare Maria Regina onlus al fine di attuare uno dei suoi scopi principali: la formazione di operatori in materia di infanzia e adolescenza e la formazione professionale. 
 
La cerimonia del Ventennale, che si è tenuta nello stesso giorno in cui si è celebrata la Giornata Mondiale dei Diritti dei Bambini e delle Bambine; si è aperta con i saluti del sindaco di Pineto, il dottor Robert Verrocchio, a seguire si sono succeduti nel rendere omaggio  il dottor Mario Nugnes, sindaco di Roseto degli Abruzzi e i rappresentanti delle forze dell’ordine. È stata sottolineata la rilevanza del Centro Studi nell’ambito locale, regionale e nazionale. Il Centro Studi Sociali “Don Silvio de Annuntiis” infatti vanta un primato: è la prima istituzione formativa specializzata nel campo del maltrattamento dei minori sorta in Italia. 
 
Molto significative e toccanti le testimonianze di coloro che nel corso degli anni hanno collaborato (e collaborano ancora) con il Centro Studi: la preside della Pontificia Facoltà Auxilium di Roma Suor Piera Ruffinatto, il presidente della Fondazione Tercas la dottoressa Tiziana Di Sante, il dirigente scolastico del Liceo Illuminati di Atri la professoressa Daniela Magno e l’avvocato Maria Teresa Salbitani, i quali hanno evidenziato l’importanza del lavoro svolto dal Centro Studi per la diffusione di una cultura dell’ascolto, del rispetto e della cura dei più piccoli e dei più deboli. Dopo la celebrazione della Santa Messa di ringraziamento presieduta da Don Vinicio Di Donato, amico di Don Silvio e sostenitore dell’Opera, la giornata si è conclusa con l’esibizione dell’Orchestra formata da giovani studenti di alcune scuole di Pescara coinvolti nel progetto Europeo “El sistema: il metodo ABREU come prevenzione del disagio giovanile”. L’esibizione è stata curata dal  maestro Manfredo Di Crescenzo, presidente dell’Associazione  musicale Rossini di Roseto degli Abruzzi (capofila del progetto Europeo).
 
"Quando venti anni fa con Don Silvio de Annuntiis, Suor Caterina e Suor Cecilia abbiamo posto la prima pietra del Centro Studi Sociali, iniziavamo a realizzare un altro piccolo sogno. Il sistema di servizi e di centri per bambini in situazione di disagio si arricchiva di una realtà in grado di dare vita a progetti sociali per il territorio e, allo stesso tempo, sostenere i professionisti dell'infanzia” commenta Suor Pina, Presidente dell'Associazione Focolare Maria Regina Onlus.
 
Esiste infatti un filo rosso che lega ogni elemento dell’Opera: don Silvio e le Suore erano convinti che bisognasse “affiancare” all’accoglienza (attuata nelle strutture protette di Casa Madre Ester e Nido del Focolare) e al lavoro terapeutico del Centro Primavera, una attività di formazione degli operatori sociali, come tre pilastri di una stessa costruzione, in cui ciascuno ha bisogno dell’altro e tutti sono necessari per un lavoro armonico efficace. Oltre a dare la possibilità di trovare un “porto sicuro” nelle situazioni di criticità e un sostegno specialistico per la cura delle ferite prodotte da esperienze traumatizzanti, occorreva anche formare gli operatori per evitare ulteriori “danni” a persone già profondamente segnate.
 
Senza una rivoluzione dei modelli culturali sarà impossibile abbattere e sconfiggere la violenza. Senza una profonda formazione che unisca l’ambito etico-morale e l’ambito culturale-scientifico, senza la capacità di riconoscere nell’adulto una grande risorsa umana per il cambiamento, la violenza non sarà debellata. Non servono leggi, non servono giornali, non servono campagne sensazionalistiche. Occorre formazione, occorre una nuova coscienza culturale di rispetto dei diritti del bambino, di capacità di ascolto dei loro bisogni. Di questa nuova formazione culturale hanno bisogno tutti: devono tornare a scuola i politici, gli operatori sociali, gli insegnanti, gli educatori, i genitori”. Queste parole di Don Silvio, attuali, impegnative, dal sapore ancora rivoluzionario, possono senza dubbio rappresentare il manifesto di ogni Giornata Mondiale dei Diritti dei Bambini e delle Bambine, ed il Centro Studi Sociali vuol continuare ad esserne portavoce e testimone.
 

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Ventennale del Centro Studi Sociali
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