L’Operatore Socio Sanitario: una professione che non conosce crisi Pubblicato il: 16/04/2021

Una ricerca interna ha mostrato un’accelerazione sensibile in questi ultimi due anni della richiesta di questa figura, con una percentuale di occupati nel settore del 77%

 

In base ai dati raccolti attraverso una ricerca interna focalizzata sulle percentuali di occupazione di ex allievi del Corso di qualifica professionale per Operatore Socio Sanitario organizzati dal Centro Studi Sociali Don Silvio De Annuntiis, registriamo in questi ultimi mesi una performance nettamente in crescita.

L’indagine ha riguardato un totale di 243 ex allievi, raggiunti telefonicamente, a cui è stato chiesto se hanno trovato lavoro nel settore di riferimento entro l’anno dal conseguimento del titolo professionale. La ricerca ha mostrato un’accelerazione sensibile in questi ultimi due anni della richiesta di questa figura, con una percentuale di occupati nel settore del 77% (fino al 2018 era del 51%).

Sicuramente la pandemia ha generato un fabbisogno professionale specifico della figura dell’Oss e portato bruscamente in primo piano la centralità di questa professione. 

Ma cosa significa lavorare come Oss e quali sono le leve motivazionali che spingono una persona ad intraprendere un percorso formativo specifico?

Lo abbiamo chiesto a Lara, una nostra ex allieva, che ci ha gentilmente rilasciato una sua testimonianza.

Domanda: Dopo quanto tempo hai trovato lavoro come OSS, una volta conclusa la formazione?

Risposta: Mi chiamo Lara, non sono più giovanissima, ma ho fortemente voluto diventare OSS. Ho lasciato un lavoro a tempo indeterminato e deciso di  rimettermi in gioco sapendo anche di rischiare. Dopo aver frequentato il corso per OSS presso il Centro Studi Sociali  “Don Silvio De Annuntis” ho trovato il mio primo incarico di lavoro a tempo determinato dopo circa 5 mesi presso il Centro Di Riabilitazione Sant’Agnese; un’esperienza altamente formativa che mi ha  dato conferma che questo è il lavoro che volevo fare.

Domanda: Cosa vuol dire per te essere OSS?

Risposta: Essere Oss per me, senza sembrare di essere esagerata, è una missione. Questo lavoro non si sceglie perché non si sa cosa fare, anche perché si capirebbe subito, e non è un lavoro che si fa per ripiego. Ci vuole tanta forza  fisica ma soprattutto emotiva perché le persone che andremo ad incontrare hanno già un loro vissuto personale, messo alla prova dalla malattia. Ci vuole tanta delicatezza: bisogna sempre ”Entrare  in punta di piedi”.

Domanda: Qual è il tuo lavoro precisamente?

Risposta: Attualmente lavoro presso l’Ospedale di Giulianova dopo aver superato un avviso pubblico per emergenza Covid. Questa è sicuramente un’esperienza forte, che  mi ha permesso di mettere in campo sia  quello che ho appreso attraverso la formazione, sia la mia  capacità di essere resiliente. Le mie mansioni sono quelle di assistenza al paziente in tutti i suoi bisogni principali, fisici, ma anche emotivi; mansioni tecniche previste per il nostro profilo, ma  anche una  stretta collaborazione d’equipe, senza la quale il nostro lavoro non avrebbe una direzione.

Domanda: Il percorso formativo che hai frequentato ti ha  preparato in maniera adeguata al mondo del lavoro?

Risposta: ll percorso formativo intrapreso, personalmente, mi ha toccato nell’animo e mi ha permesso di vedere le cose, le persone e il contesto lavorativo, da diversi punti di vista. Per me il punto di forza di questo percorso formativo è stata la parte psicologica, la chiave di lettura per affrontare tutto; naturalmente senza trascurare la parte tecnica che ha avuto il suo peso.

Domanda: Sei soddisfatta della scelta formativa che hai fatto? 

Risposta: Sono fortemente soddisfatta della scelta formativa intrapresa; la rifarei senza ombra di dubbio. L’unico pentimento che ho (se cosi si può dire) è di aver fatto questa scelta troppo tardi; ma nella vita non è mai troppo tardi e a tutti è data sempre una seconda possibilità. Consiglio questo percorso, se c’è una certa dose motivazionale, perché comunque andrà, il bagaglio formativo appreso resterà sempre e potrà essere di supporto alla propria vita.

 

Contatti

Centro Studi Sociali sull'Infanzia e l'Adolescenza "don Silvio De Annuntiis"
via Tagliamento, snc - 64020 Scerne di Pineto (Teramo)
tel. 085.9463098 - fax 085.9463199
e-mail: centrostudi@ibambini.it
orari di apertura segreteria: lunedì-venerdì 9-13; 14-18.
 

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